Spazi bianchi da riempire

Puzzle

Per i libri conta lo stesso principio che vale per le persone. Il tempo è il vero discrimine: se ne vale la pena. L’ovvia fregatura è che lo scopri solo dandoglielo, il tempo. Devo per forza aprire le pagina, metterci la testa e le ore, anche se poi non arrivo alla fine. Piacerà o meno, mi lascerà qualcosa oppure no… va sacrificato l’interesse all’altare delle lancette, tanto o poco che siano. La delusione, al massimo, dura fino al prossimo libro.

Con gli altri è più difficile, chiaro. L’investimento è enormemente più grande, in tempo ed energie. Che ti tornano, quando tutto va bene, quando puoi tornare da una persona, chiamarla ad ogni momento, capirti senza parlare e darle totale, incondizionata fiducia. Ė una forza potente, ma limitata (almeno nel mio caso). Non riesco ad averne subito per tutti, anzi di principio la tengo per mia. Ė una porta da aprire con la delicatezza e il tatto forte che ho avuto la fortuna di trovare solo in pochissimi: non perché ad alcuni piaccia essere isolati o speciali, ma perché credo che siamo tutti pezzi di puzzle, alla ricerca di chi può completarci e dargli una completezza che da solo non avrà mai.

Siano amici di carta o di carne, conta che ci provino a ridarci la fiducia di cui li abbiamo investiti.

Photo by Anthony ud83dude42 on Pexels.com

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